Un pulisci vetri a vapore corrisponde nella maggior parte dei casi a un pulitore a vapore multiuso. Questi prodotti sono infatti pensanti per pulire molte superfici, fra le quali ovviamente rientrano i vetri. In generale sono prodotti di piccole dimensioni, molto versatili e forniti di numerosi accessori.
Come è fatto?
un beccuccio per la fuoriuscita del vapore al quale applicare le differenti bocchette, in base alla superficie da pulire. Nel caso del pulisci vetri a vapore la bocchetta di utilizzo è detta spazzola lavavetro, e consiste in una testina in plastica al quale è applicata una lamina in gomma, molto simile a quella dei tergivetri e degli aspiragocce.
Principali caratteristiche
Una delle prime caratteristiche da considerare, soprattutto per ottenere una pulizia impeccabile, è la potenza: un buon pulisci vetri a vapore possiede una potenza di almeno 1050 Watt, indispensabile per garantire una rimozione totale dello sporco. I prodotti più costosi possono arrivare a una potenza di circa 1500 Watt, ma non è detto che per la pulizia di superfici come i vetri questi siano necessari.
Tempo di riscaldamento: questa caratteristica può variare in base alla dimensione e alla potenza del prodotto. In generale pulisci vetri a vapore di piccole dimensioni impiegano circa due minuti per riscaldarsi, mentre quelli più grandi possono superare i 5 minuti.
Tempo di utilizzo: anche questa è una caratteristica da mettere in primo piano prima della scelta. Molti prodotti vantano una durata di prestazione di circa 10 minuti, ma è bene sapere che per qualche euro in più esistono prodotti in grado di raddoppiare questo tempo. Marche come Comfortday o SIMBR assicurano ai propri clienti una durata di 20 o addirittura 30 minuti.
Capacità della caldaia: questa variabile è importante in quanto condiziona da una parte il tempo di utilizzo, ma dall’altra anche il peso del prodotto. Pulisci vetri con elevata capacità possono arrivare a pesare davvero tanto. Per caldaie capaci di contenere un litro d’acqua il peso può arriva fino a 5kg. Una quantità davvero eccessiva se si intende trasportare il pulisci vetri a mano o con la tracolla, spesso fornita in dotazione.
Come si usa un pulisci vetri a vapore?
Utilizzare uno di questi strumenti può dare davvero molta soddisfazione: la potenza del calore è in grado di sciogliere macchie anche molto ostinate, che è poi possibile rimuovere con l’apposita bocchetta. Prima di arrivare a questo punto, il pulisci vetri a vapore richiede pochi semplici passaggi, da effettuare correttamente e con attenzione per assicurarsi di utilizzarlo al meglio.
- riempire il serbatoio dell’acqua e collegare il pulisci vetri alla presa di corrente
- premere una prima volta il tasto a vapore e verificare che il getto fuoriesca correttamente
- assicurarsi che la bocchetta pulisci vetri sia correttamente installata
- erogare il vapore sulla zona interessata
è importante ricordare che un buon pulisci vetri a vapore è sempre munito di valvola di sicurezza: questo dispositivo infatti permette di evitare incidenti dovuti ad apertura accidentale e relativa fuoriuscita di acqua bollente. Essa deve essere svitata solo dopo il raffreddameto.
Pulisci vetri a vapore: i vantaggi
Gli svantaggi
Anche se il pulisci vetri a vapore risulta in fin dei conti uno strumento molto amato ed utilizzato, come per ogni elettrodomestico è necessario passare brevemente in rassegna i principali svantaggi legati al suo uso, in modo da fornire un approfondimento veramente completo:
- peso elevato: molto spesso il peso di un pulisci a vapore può superare i 2kg, un peso decisamente gravoso se si ha intenzione di pulire ampie superficie
- tempo di utilizzo: per chi dovesse trattare ampie vetrate un tempo di autonomia medio di 20 minuti potrebbe risultare non sufficiente senza dover ricorrere alla ricarica del dispositivo
- tempo di raffreddamento: per ricaricare il serbatoio del pulisci vetri a vapore è necessario attendere che lo stesso si raffreddi. Questo processo può togliere tempo all’operazione di pulizia